Treviso: Indebita percezione del reddito di emergenza. Sanzionati 101 cittadini stranieri, ospiti dei centri di accoglienza straordinaria

Nell’ampio novero di sussidi e provvidenze pubbliche, studiati per sostenere le persone e le imprese che versano in condizioni di oggettiva difficoltà, il REM è la misura di sostegno, istituita dallo Stato con il c.d. Decreto Rilancio e successivamente rinnovata con altri provvedimenti, a favore dei nuclei familiari in sofferenza di liquidità a causa della perdurante emergenza epidemiologica.
Tale forma di assistenza economica prevedeva l’erogazione di un massimo di 5 mensilità, oscillanti, in base agli indicatori posseduti dalle famiglie aventi titolo, in una forbice tra 400 e 800 Euro per rata, per un massimo, quindi, di 4.000 Euro all’anno.
Tra le condizioni legittimanti, oltre a specifici requisiti socio-economici, vi era quella di non essere ospite di strutture poste a totale carico dello Stato, che comprendono, oltre a quelle sanitarie, i Centri di Accoglienza Straordinaria per Stranieri (C.A.S.).
Il tentativo di aggiramento della cornice di legalità ha riguardato proprio quest’ultimo requisito: i controlli eseguiti dai Reparti dipendenti dal Comando Provinciale di Treviso, finalizzati ad assicurare che le risorse pubbliche siano corrisposte a chi ne ha realmente bisogno, hanno infatti permesso di individuare 101 stranieri che, sebbene ospitati nei C.A.S. di Treviso, Oderzo, Vittorio Veneto e Onè di Fonte, hanno richiesto e percepito l’importante misura, per una somma complessiva di 200.680 Euro.
Tutti sono stati segnalati alla Prefettura di Treviso, per l’irrogazione della sanzione amministrativa, che potrà arrivare in totale fino a 602.040 Euro, e all’I.N.P.S., per il recupero delle somme indebitamente percepite.
Dall’inizio dell’anno, sono numerosi i casi già individuati dalla Guardia di Finanza di Treviso, tutti connotati da carenza assoluta dei requisiti per poter beneficiare delle tante misure di sostegno sociale, adottate nei confronti di cittadini e imprese per fronteggiare il particolare momento storico: oltre al Reddito di Emergenza, le Fiamme Gialle trevigiane continuano a monitorare la corretta erogazione del Reddito di Cittadinanza e dei sostegni alle aziende, sotto forma sia di finanziamenti a fondo perduto che di prestiti garantiti dallo Stato.
Gli interventi svolti rientrano nell’alveo della missione istituzionale affidata alla Guardia di Finanza e testimoniano, ancora una volta, il costante impegno profuso dalle Fiamme Gialle di Treviso nel contrasto delle varie forme di illegalità e di frode, finalizzate a eludere i vincoli imposti dalle specifiche normative di settore, con l’obiettivo di assicurare che i benefici concessi dallo Stato, soprattutto nell’attuale fase di ripresa dopo l’emergenza sanitaria, siano destinati a favore di coloro che ne hanno effettivamente diritto e concretamente bisogno.

Questo è un articolo pubblicato il 09-05-2022 alle 09:53 sul giornale del 10 maggio 2022 - 111 letture
In questo articolo si parla di cronaca, redazione, articolo
L'indirizzo breve è
https://vivere.me/c6q2